Il Nasdaq è salito troppo?

- 13/07/2020
Entriamo nella settimana di scadenze tecniche di luglio con il mercato ben intonato, grazie alle notizie di un vaccino di imminente realizzazione, e ai dati confortanti sui trattamenti finora adottati. Sebbene la casistica non conceda tregua e il tasso di letalità continui a crescere, la buona notizia è che i decessi per ora segnano il passo. Il mercato azionario vede così il bicchiere mezzo pieno, e non si vedono grossi ostacoli all'orizzonte se non la stagionalità tradizionalmente negativa che si manifesta nella seconda metà dell'estate.
Il Nasdaq 100 ha sfondato verso l'alto il canale ascendente entro il quale si muove da nove anni, e la cui parete superiore in precedenza aveva agito da resistenza. Comportamento ancor più bullish è stato manifestato dal rapporto fra NDX e S&P500, fresco reduce dallo sfondamento del massimo del 2000, a riprova della forza relativa del mercato in esame.
Molti analisti si stanno soffermando su quanto sia salito il Nasdaq rispetto alla media mobile a 20 giorni, malcelando un certo disprezzo per la performance finora conseguita da Times Square. Negli ultimi vent'anni abbiamo registrato 10 precedenti analoghi, omettendo gli episodi che si ripetono a meno di 90 giorni dal precedente. In effetti nel breve periodo si può manifestare una certa fiacchezza, con il 50% di probabilità di sperimentare una flessione. Dopo uno e due mesi la performance media è risultata negativa, ma già dopo tre mesi la musica cambia. Sei mesi dopo il Nasdaq è salito in tutti i casi tranne uno.