Il pessimismo degli investitori ha toccato il climax?

- 19/10/2021
Una volta metabolizzate le novità relative alle minute del FOMC, ai dati sull'inflazione, alle sorprendenti vendite al dettaglio, ed all'avvio della stagione degli utili; lo S&P500 ha chiuso la passata settimana in rialzo. Ha retto il supporto a 4300 punti, con i compratori sopravvenuti a dare man forte agli operatori in opzioni: che hanno comprato il future una volta scadute ed intascate le opzioni out of the money sullo SPY.
Si scorge ora un culmine nel pessimismo degli investitori. La figura in basso mostra la media a 10 giorni del put/call ratio delle società incluse nel paniere dell'indice. Si noti il flesso discendente originatosi da un picco degno di nota, che tipicamente precede le fasi positive di mercato.
Analogo rapporto sul Nasdaq 100 non si è ancora cimentato in una svolta verso il basso; cionondimeno, ha raggiunto ora un livello compatibile con i minimi di mercato negli anni recenti.
Anche i sondaggi concordano, con i rialzisti misurati da Investors Intelligence saliti la passata ottava dal 40 al 42 percento. Nel frattempo, i Tori secondo AAII sono passati dal 26 al 38 percento.
Lo S&P nel frattempo si spinge oltre le resistenze. La prima è costituita dalla trendline che connette(va) i massimi a partire da quello di inizio settembre. Ciò ha senza dubbio galvanizzato i Tori. Un ripiegamento a questo punto dovrebbe essere contenuto dalla media mobile a 50 giorni, coincidente con il gap up lasciato aperto venerdì. La resistenza da monitorare è situata fra 4460 punti e 4475 punti, doppio del minimo di marzo 2020.