Wall Street
Il pessimismo è un ingrediente indispensabile

Molte cose sono accadute rispetto ad una settimana fa, quando contemplavamo l'indice su un supporto chiave, con il VIX che si collocava del 50% al di sopra del suo minimo relativo: una percentuale che ha contrassegnato numerosi massimi dell'indicatore di volatilità. Il mercato si è stabilizzato di lì a breve, capitalizzando il pessimismo raggiunto dagli indicatori di sentiment. Gli indici sono saliti da martedì a venerdì, conseguendo un saldo settimanale positivo.
Il VIX è precipitato dal massimo di lunedì a 21.50 punti, e il future sul VIX è precipitato, affossato dalle vendite di chi aveva comprato per puntare su un ulteriore rialzo di volatilità. Ciò suggerisce che il peggio probabilmente è alle spalle, e che per ottenere una correzione a doppia cifra bisognerà attendere ancora del tempo.
Il sentiment è mutato non poco dall'inizio dell'anno, quando rilevammo che l'ottimismo stava dilagando, anticipando un andamento di mercato poco esaltante. Dobbiamo riconoscere che il successivo ripiegamento è stato più profondo di quanto ci aspettassimo, ma l'ansia che ora si percepisce è da salutare con favore.
Se una settimana fa abbiamo toccato il minimo, c'è da chiedersi quanti, di quelli rimasti in questi mesi ai margini del mercato, abbiano colto l'opportunità di entrare. Forse il pullback non sarà stato per essi sufficientemente profondo, o forse le turbolenze nei mercati emergenti avranno scoraggiato i più, anche se il rendimento sui Treasury decennali è sceso da più del 3 al 2.70%, stimolando ulteriormente l'economia.
L'industria da 2600 miliardi di dollari degli hedge fund è ancora sottopesata sulle azioni, a giudicare dalla sua performance relativa, assolutamente deludente in confronto al benchmark rappresentato dallo S&P500, e dal volume ancora elevato di azioni vendute allo scoperto. Questo gruppo può fornire ancora un significativo apporto al mercato, o aumentando l'esposizione long, o riducendo lo short.

Oltre ai piccoli investitori che si sono defilati in massa dal mercato negli ultimi tempi, un altro gruppo che si è fatto notare per il suo disimpegno è quello dei gestori "attivi", rappresentati nella NAAIM. Essi erano pienamente investiti in borsa soltanto poche settimane fa, mentre ora sono scesi ad un 50% medio di allocazione in azioni.
Un altro segno di minimo potenzialmente raggiunto poggia sulla relazione fra il VIX (cash) e il future per consegna febbraio. Di solito il primo quota su livello inferiori rispetto al future: è il cosiddetto contango. Ma la settimana scorsa il VIX a pronti quotava sopra il future (backwardation): un fenomeno inusuale che si registra di solito durante fasi di panico, in cui gli operatori di mercato comprano attivamente le opzioni sullo S&P nel tentativo di coprire i rispettivi portafogli.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...