Wall Street
Il pessimismo lubrifica il rialzo del mercato

La borsa si è concessa una pausa la scorsa settimana: nulla di trascendentale, viste le resistenze raggiunte e la pressione generata dall'attesa per il FOMC. Due membri del direttorio della Fed hanno ventilato la possibilità di un aumento dei tassi già in occasione della prossima riunione di aprile: e questo è bastata per incoraggiare i realizzi. I venditori hanno avuto la meglio, con lo S&P nei pressi dei livelli del 2015, il VIX situato nei pressi della metà dei massimi del mese scorso e con la Fed che mostra tuttora i muscoli. Da non trascurare anche l'impatto dello smantellamento di posizioni lunghe associati al "muro di call" base 205 dello SPY.
Oltre alle osservazioni già proposte in merito alla somiglianza del recente andamento di mercato rispetto all'andamento di agosto-novembre dello scorso anno, ho sottolineato anche il pessimismo che continua a lubrificare il rialzo dai minimi di febbraio. È proprio il persistente pessimismo che rende questo recupero diverso da quello dello scorso autunno, sebbene in termini di profondità essi si assomiglino.
Ad esempio, all'inizio di questo rally sono mancate le ricoperture; invece presenti dopo il minimo di settembre. Inoltre, il sentiment fra gli operatori in opzioni rimane al momento piuttosto tiepido, per non dire pessimista. Ma altri indicatori di sentiment suggeriscono diversamente: i fondi hedge restano net long sul future sul VIX, stando a quanto riporta il Commitment of Traders (CoT) report. Ciò fa pensare che gli speculatori si aspettino che la volatilità aumenti, e che il mercato azionario cali.
È raro per questo gruppo essere long sul VIX Future, come si può notare dal grafico in basso, che abbraccia gli ultimi cinque anni. Per inciso, questi operatori tendono ad essere dalla parte sbagliata del mercato: nulla di più facile che si sperimenti qui una piena capitolazione, con un ulteriore calo della volatilità, e rialzo dello S&P500.

Un altro indicatore di sentiment che troviamo stimolante è il posizionamento dei fondi hedge sullo S&P500 Future. Il gruppo era net short all'inizio del mese, ma risulta ora net long, sebbene su livelli irrisori. Quando questo gruppo è stato complessivamente short, nel passato, il mercato ha conseguito dei minimi, salendo in misura consistente e inducendo questi operatori a ricoprirsi.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...