Il prossimo ostacolo per il mercato azionario USA

- 25/01/2021
Il rialzo del mercato azionario americano non fa più notizia. Nasdaq, S&P500 e Russell hanno conseguito nuovi massimi storici, e viaggiano ben sopra i rispettivi supporti. Difficile biasimare i compratori: fanno bene a mantenere le posizioni, disponendo di ampi margini di guadagno che li immunizzano da eventuali rovesci di mercato.
Ad esempio sullo S&P500 non ci sono problemi fino al primo supporto a 3745-3756 punti. Qui passa la media mobile a 30 giorni, nonché il livello di chiusura della passata settimana.
Ciò non toglie che si registri un notevole livello di ottimismo, stando ad esempio al sondaggio settimanale condotto dalla National Association of Active Investment Managers (NAAIM) fra i suoi iscritti: i quali vantano la seconda esposizione più consistente della storia.
Inoltre, la media a 10 giorni del put/call ratio azionario ha raggiunto la settimana scorsa un minimo a 0.32: quando questo rapporto è stato conseguito agli inizi di settembre, esso anticipò un prolungato consolidamento; praticamente una correzione a tutti gli effetti.
L'ostacolo più impervio da superare è proprio questo consistente ottimismo. Motivo in più per limitare l'esposizione, rimanendo allo stesso tempo investiti: servendosi delle opzioni, dopotutto a prezzo ragionevole per via della volatilità relativamente contenuta. In alternativa, chi è lungo potrebbe comprare a copertura opzioni put, vantaggiose per lo stesso motivo.
È difficile stimare fin dove possa spingersi il mercato, dal momento che da tempo immemorabile viaggiamo in territori inesplorati. Il grafico in basso potrebbe fornire una traccia: si propone lo S&P500 dal 2009, con linee orizzontali situata a 2, 3, 4, 5 e 6 volte il minimo a 666 punti. In tutti i casi l'indice ha esitato prima di avere ragione di queste resistenze naturali.
Evidentemente, la resistenza che conta a questo punto è stimabile a 4056 punti: sei volte il minimo di dodici anni fa. Manca un 5% abbondante prima di raggiungere questo ostacolo.