Wall Street
Il put/call ratio svolta verso il basso

Sulla scia dell'inversione a 180 gradi da parte di Powell, rispetto alle considerazioni di inizio ottobre circa i tassi di interesse a grande distanza dal livello neutrale, lo S&P500 ha sperimentato nell'ultima settimana un vistoso recupero. Avendo mancato di reagire favorevolmente alla decisione del FOMC di lasciare i tassi invariati, Wall Street ha risposto invece favorevolmente ad un altro orientamento di Powell, che adesso ritiene i tassi prossimi al livello neutrale.
Così, lo S&P500 si è spinto nuovamente sopra la media mobile a 80 settimane, replicando potenzialmente lo scenario già visto a giugno 2012 e giugno 2016. Ma lo scenario non è ancora definitivamente favorevole ai Tori, sebbene gli Orsi possano essere legittimamente delusi dall'andamento recente del mercato. Resta da valutare la capacità del mercato di mantenersi sopra la media mobile a 200 giorni in area 2760 punti.
Sul fronte del sentiment, il ribasso del settore tecnologico ha innervosito gli investitori. Sebbene l'ammontare delle azioni vendute allo scoperto nel paniere dello S&P non abbia fatto registrare grosse variazioni; lo scoperto fra i componenti dell'Invesco QQQ Trust Series (QQQ) è schizzato verso l'alto, scendendo solo di misura da fine ottobre a metà novembre.

Questo ribasso ha scosso le sicurezze degli operatori in opzioni, con la media a 10 giorni del put/call ratio azionario salita la settimana scorsa ai massimi dalle elezioni di fine 2016. I Tori dovrebbero trovare incoraggiante che questo rapporto stia ora svoltando verso il basso dopo aver conseguito un estremo, sebbene non si possa escludere il rischio che il rollover sia soltanto temporaneo. Ma se questo fenomeno dovesse persistere, ci sarebbe il potenziale per spazzare via tutte le resistenze.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...