Il put/call ratio svolta verso il basso

- 05/10/2020
Sono rimasto sorpreso dall'andamento rocambolesco di giovedì scorso; con particolare riferimento alla volatilità: il VIX essendo prima sceso sotto le medie a 30 e 250 giorni, salvo salirvi immediatamente sopra. La mia idea è che, a prescindere dall'andamento di mercato, la volatilità rimarrà elevata per le settimane a venire.
L'anno scorso mi sono accorto di questa media annuale, con gli attraversamenti verso l'alto e verso il basso che producono interessanti segnali di ingresso e di uscita: esemplari gli episodi di fine gennaio e di fine luglio. Il messaggio è che gli investitori devono muoversi con circospezione, quando si manifestano questi attraversamenti verso l'alto, assumendo atteggiamenti bullish quando invece l'indice di volatilità del CBOE sfonda verso il basso.
Ci sono due segnali incoraggianti, per gli investitori, sotto la prospettiva del mercato delle opzioni. Anzitutto, la media a 10 giorni delle opzioni call comprate, che ha conseguito un picco all'inizio del mese scorso, si è ridimensionata del 30% circa. In altre parole, l'eccessivo ottimismo sperimentato un mese fa si è dissipato.
La media a 10 giorni del put/call ratio ha svoltato verso il basso e, al pari di quanto occorso a fine giugno, sembra assecondare ora un altro tentativo rialzista.
La cattiva notizia è che il picco si è manifestato su livelli relativamente contenuti, e ciò implica l'assenza di un sentiment bearish abbastanza corposo da indurre un movimento verso l'alto memorabile.
Da notare come la chiusura del 2019 a 3230 di S&P500 abbia contrassegnato di fatto il minimo intraday di settembre: al 10% esatto dal massimo annuale di un mese fa. La resistenza da monitorare ora è situata a 3386 punti, massimo di metà febbraio dal quale partì il bear market.