Wall Street
Il rischio di ribasso da delta hedging è ancora attuale

I rialzisti sono stati rinfrancati la scorsa settimana da un rimbalzo di mercato del 4% che ha preceduto le scadenze tecniche, consentendo il superamento della trendline che connetteva i massimi discendenti in essere da metà agosto. Il rilascio del dato relativo al CPI di agosto ha rimescolato tutte le carte, favorendo un declino esasperato dalla massiccia presenza di posizioni in opzioni put sullo SPY. Il cosiddetto delta hedging ha agito da calamita per le quotazioni, scese persino sotto i 3900 punti. Questa erraticità tende ad essere massima in prossimità delle scadenze tecniche dei derivati, ma il rischio persiste ancora: con il FOMC alle porte, l'accumulazione in put non può essere ignorata. Si scorge una certa attività di hedging per coprire dal rischio di scenari sgraditi o di notizie negative da qui alla fine del trimestre.
Questo lo si scorge bene dal profilo degli open interest relativo ai contratti che scadono a fine mese, e che scorgiamo qui in basso. La riunione del braccio operativo della Federal Reserve senz'altro appare evento potenzialmente destabilizzante, in un senso o nell'altro, a seconda che le notizie che sopraggiungeranno indurranno la ricopertura delle posizioni short, ovvero la vendita del mercato.

Sulla base della configurazione riportata l'avvicinamento della base 330 dollari di SPY, equivalente a 3300 punti di S&P500, seppure improbabile, risulta un evento che sulla carta non si può escludere del tutto.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...