Wall Street
Il sentiment di mercato rimane estremo

Con il Nasdaq 100 sceso di oltre il 10% rispetto ai recenti massimi, e con lo S&P500 che ha abbattuto i supporti citati una settimana fa; non posso fare a meno di tornare a quanto si commentava alla fine di agosto: a proposito di un sentiment effervescente che paradossalmente rendeva il mercato vulnerabile verso il basso.
Non solo lo S&P500 ha fallito nel riconquistare una trendline che connetteva i minimi crescenti in essere da giugno, ma è sceso sotto i massimi di febbraio, nonché sotto la media mobile a 40 giorni. E adesso minaccia sempre più il supporto offerto dalla chiusura del 2019 a 3230 punti.

Da mesi i fondi comuni azionari registrano un sistematico scetticismo, con i deflussi che si sono manifestati per tutti i mesi recenti. Se da un lato questa liquidità parcheggiata rappresenta acquisti potenziali, l'incertezza riguarda la tempistica di questo futuro coinvolgimento.
Dall'altro lato, però, osserviamo un interesse quasi maniacale per le opzioni call azionarie rispetto alle put. Quando livelli similarmente depressi di put/call ratio sono stati registrati nel passato, i ripiegamenti non hanno mai tardato a manifestarsi. Se dunque il recente ripiegamento non coglie di sorpresa alla luce di questa evidenza, la sorpresa casomai riguarda il tempo che si è reso necessario prima che il mercato se ne accorgesse.
Un altro gruppo di investitori che ha manifestato un notevole entusiasmo, è costituito dai gestori "attivi" monitorati dalla NAAIM: per tre settimane di fila esposti fino all'utilizzo di una certa leva, prima del ridimensionamento dell'ottimismo sperimentato nelle ultime due settimane.

La media a 10 giorni del put/call ratio azionario rimane comunque prossima ai minimi assoluti.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...