Wall Street
Il supporto strutturale che ha rilanciato Wall Street

Siamo a poco più di metà anno, e già lo S&P500 vanta un saldo superiore al 20% rispetto all'anno passato. Era dal 2013 che non riusciva una performance simile, ma all'epoca Wall Street richiedette dodici mesi per conseguire questo traguardo. Oggi sono bastati poco più di sei mesi, e chissà cos'altro porterà il Toro nelle tasche degli investitori.
Abbiamo appena pubblicato l'aggiornamento di metà anno del 2019 Yearly Outlook, contenente le previsioni e la mappatura dei mercati per i prossimi sei/nove mesi.

Di tanto in tanto però è utile voltarsi indietro, per capire come siamo arrivati qui.
La figura ripropone per i lettori di smartTrading un cavallo di battaglia di AGE Italia: la media mobile strutturale dello S&P500.
L'argine contenne in ultima analisi il quasi bear market di fine 2018, quando lo S&P - da punta a punta - cedette quasi il 20% del suo valore. Quel collasso fu contenuta dalla "nostra" media mobile: la stessa che, ad evidenza, contenne un altro quasi bear market. Quello sviluppatosi fra il 2015 e le prime settimane del 2016.
Questa media non è casuale: in passato altre volte è intervenuta, fornendo agli investitori nitide opportunità di ingresso a basso rischio.

Come nel 2011, quando un analoga esperienza negativa fu contenuta dall'argine, su cui l'indice rimbalzò prima di ripartire.
Nel 2008, invece, dopo una iniziale - quasi doverosa - reazione, lo S&P sfondò il supporto. E da lì iniziò il più devastante bear market di questa generazione.
Allo stesso modo, a fine 2000, Wall Street penetrò questo argine, che nella primavera dell'anno successivò agì fisiologicamente da resistenza; prima che l'Orso tornasse ad imperversare. Quando arrivò il famigerato 11 Settembre il danno era già da tempo fatto.

Dunque teniamoci stretto questo prezioso stumento. Che, in questo momento, fornisce uno stop loss strutturale a tutti gli investori che stanno cavalcando questa esaltante esperienza ultradecennale.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...