Wall Street
L'elevato scoperto previene i ribassi

Alla fine, Babbo Natale è arrivato, seppure in ritardo rispetto alle previsioni: il rally è rimasto contenuto all'1.0%, rispetto ad una media storica del +1.7%. Il balzo degli ultimi giorni conferma la natura ancora una volta correttiva della fiacchezza della seconda metà di dicembre. Le cifre tonde degli indici (Dow 25000, Nasdaq 7000, S&P 2700) sono state spazzate vie, mentre gli analisti sell-side sono tornate dalla pausa festiva sparando una serie di upgrade.
Una resistenza meno vistosa sullo S&P è stata quella a 2680 punti: qui non solo lo S&P guadagnava il 20% rispetto all'inizio dello scorso anno, ma saliva di quattro volte rispetto al minimo del 2009. Se mai ci fosse un ripiegamento da questi livelli, il supporto sarebbe da individuarsi a 2675 punti. L'ipercomprato è innegabile: dall'inizio di ottobre, l'RSI a 14 giorni è rimasto costantemente in questa condizione, con ripiegamenti sempre contenuti. Un comportamento che denuncia la notevole forza del mercato.
Permane in effetti un consistente scoperto, accumulato a partire da febbraio dello scorso anno. Le posizioni sono perlopiù in perdita, per cui man mano che le resistenze sono portate via, i ribassisti sono indotti a ricoprirsi, aggiungendo benzina sul fuoco. Questo limita il potenziale di ribasso.

Un indicatore che preme in senso contrario è il sentiment positivo, salito al 60% degli operatori secondo il sondaggio settimanale di AAII. La media a 4 settimane risulta la più elevata dal 2010. Da allora, le uniche due circostanze simili furono seguite da un consolidamento di mercato.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...