Wall Street
L'enorme potenziale da ricoperture di posizioni short

Rispettando le attese della vigilia, il Federal Open Market Committee (FOMC) ha aumentato il tasso sui Fed funds, prolungato un ciclo restrittivo avviato due anni fa. Come abbiamo rilevato in precedenza, Wall Street si comporta meglio nel mese successivo, quando la Fed ha mantenuto i tassi invariati. In effetti dopo la riunione del FOMC il mercato ha ripiegato, disturbato dai timori che al Senato manchino i voti necessari per la riforma fiscale di Trump; timori rivelatisi in seguito infondati, a vantaggio dello S&P, che venerdì ha raggiunto un nuovo massimo storico.
Verosimilmente, la volatilità alimentata dall'approvazione definitiva del pacchetto fiscale ci farà ancora compagnia nei prossimi giorni. Sarà interessante nei prossimi giorni vedere se lo S&P riuscirà a spingersi oltre la resistenza definita da un apprezzamento del 20% rispetto alla chiusura del 2016. A luglio, quando l'indice arrivò a guadagnare il 10%, si sperimentò una fase laterale durata diverse settimane.
È interessante notare come, anche se il settore tecnologico ha trainato il recente rialzo, lo short interest delle società del Nasdaq 100 abbia fatto registrare un incremento, almeno con riferimento alla rilevazione di metà novembre. Lo scoperto è ai massimi degli ultimi 18 mesi: verosimilmente le ricoperture inevitabili finiranno per alimentare ulteriormente il rialzo.

Un caso esemplare ad esempio è quello di Intel: che, malgrado sia salita del 20% dall'inizio dell'anno, vede lo short interest in crescita del 90% rispetto ad un anno fa. Stiamo parlando di una società da 200 miliardi di capitalizzazione, a rischio di impennata da ricoperture. E non è l'ultimo caso.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...