L'onere della prova spetta ancora agli Orsi

- 11/06/2013
In occasione del commento di fine maggio, abbiamo evidenziato che gli operatori in opzioni sul VIX non erano posizionati a favore di una fiammata di volatilità; suggerendo che in ottica contrarian questo era il momento giusto per aspettarsi proprio un balzo del VIX. Da allora, l'indicatore di volatilità implicita è rimbalzato del 32% fino ad un picco a 18.5 punti. Ma confermando una tendenza in essere dallo scorso anno, il massimo è stato registrato il 50% sopra il picco intraday del 17 maggio di 12.26 punti.
Dal massimo a 1.687 punti, lo S&P ha fatto registrare una correzione del 5%, trovando supporto in prossimità della cifra tonda dei 1600 punti, e della media mobile a 40 giorni: ciò ha indotto un breve rimbalzo: il quale appare molto simile a quello sperimentato sul finire di febbraio e ad inizio aprile. Per tutti questi motivi, l'onere della prova resta ancora a carico dei ribassisti.
Nel frattempo, gli indicatori di sentiment migliorano, con la massa di ottimisti di alcune settimane fa che si è volatilizzata. Ad esempio:
1) Il dato settimanale del sondaggio della National Association of Active Investment Managers (NAAIM) è sceso al 51.6%, da una punta a metà aprile dell'84.2% (il 100% implica piena esposizione al rialzo);
2) la media a 10 giorni del put/call ratio azionario si attesta a 0.59, in ripresa da un minimo a 0.50: livello che ha preceduto tutti i pullback da settembre in poi;
3) il rapporto fra acquisti di put e acquisti di call sulle opzioni sugli ETF azionari sta crescendo, a differenza di quanto sperimentato un paio di settimane fa:
Ciò non toglie che persistano rischi e perplessità: le opzioni call sul VIX restano pochine rispetto ai volumi di inizio anno, mentre le put continuano ad essere preferite, suggerendo che gli operatori non si aspettano granché volatilità; gli indici si sono riportati al di sotto delle resistenze primarie (quota 1000 punti per il Russell 2000, ad esempio); le borse internazionali restano ancora non poco volatili (si veda il Nikkei, ad esempio).
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com