Wall Street
La Fed aumenta i tassi? nessun problema per lo S&P...

Mercoledì scorso, a fronte di dati deludenti sul fronte dell'inflazione e delle vendite al dettaglio, la Federal Reserve ha aumentato i tassi per la quarta volta in questo ciclo restrittivo; la terza volta, in sei mesi. Il mercato ha reagito ripiegando, soprattutto per il tono aggressivo con cui la signora Yellen ha spiegato la decisione. Se lo schema del passato dovesse perpetuarsi, l'area a ridosso dei 2440 punti di S&P, dovrebbe reggere per diverso tempo, almeno fino a quando arriverà la prossima riunione del 26 luglio.
Da dicembre 2015 gli investitori hanno manifestato una certa fatica a digerire gli aumenti dei tassi nei giorni e settimane immediatamente successivi. Lo scenario peggiore contemplerebbe una correzione del 10%, specie se dovesse prevalere la sensazione che sia stato commesso un errore di politica monetaria. Questa riflessione si abbina al fatto che i fondi speculativi, stando al Commitment of Traders, restano short in modo pesante sul future sul VIX, per cui permane il rischio di una fiammata di volatilità, accompagnato da un ribasso delle quotazioni del listino azionario.
Naturalmente, resta la possibilità che il mercato oscilli pigramente da qui alle prossime settimane, senza spingersi oltre i 2440 punti. Stando ai rapporti di Fibonacci, il supporto si attesta a 2400-2410 punti.

La buona notizia è che Wall Street tutto sommato ha digerito molto bene i rialzi dei tassi sperimentati negli ultimi diciotto mesi: il rialzo si misura mediamente nel 18%. Impressionante come il rialzo sia coinciso con una crescita dello short interest. Anche il sentiment, in prospettiva, favorisce i Tori: un sondaggio condotto da BoA Merrill Lynch fra i gestori indica che per l'84% degli intervistati gli Stati Uniti siano l'area più sopravvalutata. In ottica contrarian questo dato, ai massimi assoluti, suggerisce l'opportunità di puntare (anche) per i prossimi mesi sul listino a stelle e striscie.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...