La resistenza a 2800 punti sullo S&P500

- 14/04/2020
Una doppia dose di buone notizie ha consentito ai Tori di assumere il controllo, spingendo le quotazioni verso l'alto e la volatilità verso il basso. Facciamo riferimento all'appiattimento della variazione giornaliera dei contagi da coronavirus e dei decessi. Inoltre, venerdì mattina la Federal Reserve ha annunciato ulteriori misure per un ammontare complessivo da 2.3 trilioni di dollari.
Naturalmente, man mano che le quotazioni risalgono, si scorgono diverse resistenze in grado potenzialmente di contenere il rimbalzo. Lo stesso vale per la volatilità, che teoricamente vanta una correlazione inversa rispetto al mercato azionario. Ad esempio, il VIX ha raggiunto un livello in prossimità del quale conosce un dimezzamento dai massimi raggiunti alcune settimane fa, e al tempo stesso il triplo rispetto alla chiusura del 2019. La domanda è se questo possa indurre una reazione verso l'alto da parte della volatilità.
Lo S&P nel frattempo ha sprintato nella settimana breve che ha preceduto le festività pasquali. Dopo aver chiuso sopra la media mobile a 80 mesi, il rimbalzo si è portato oltre i 2664 punti di S&P500, quattro volte il minimo del 2009. Poco più sopra, a 2684 punti, il rialzo dal minimo di marzo superava il 20%. L'indice però si è fermato giusto in prossimità della media mobile a 36 mesi, da anni efficace, e situata a 2775 punti. Poco sopra, a 2800 punti, il 50% di ritracciamento del massimo e minimo di quest'anno.