La resistenza sul VIX da monitorare

- 02/01/2020
Il 2019 ha arriso senza ombra di dubbio agli investitori, con il mercato in loro saldo controllo. Da quando a fine ottobre Wall Street è fuoriuscita dalla congestione triangolare, lo S&P500 ha guadagnato il 6.5%. Mi sarei aspettato che il movimento inducesse i ribassisti a ricoprire le loro posizioni short. Tuttavia, con mio grande stupore, dopo aver consultato il rapporto bimensile al 15 dicembre pubblicato qualche giorno fa, rilevo che lo short interest al contrario è ulteriormente cresciuto. Siamo ai livelli più elevati di scoperto da luglio 2018. I Tori ringraziano ancora una volta.
Certo non tutti stanno andando contro questo rialzo, per cui non mancano le zone d'ombra nell'analisi del sentiment. La prima è costituita dal put/call ratio, che nella versione media a 10 giorni si colloca attualmente su minimi pluriennali. Al momento, però, è riluttante a svoltare verso l'alto: nel caso, ciò precederebbe un corposo ritracciamento di mercato. Ma in assenza di catalizzatori esogeni, l'ottimismo è destinato a perdurare.
Un altro rischio è legato alla conseguente possibilità che la volatilità d'un tratto si risvegli. Il VIX ha accennato una ripartenza, dopo aver segnato un minimo a 12 punti. Semmai la volatilità dovesse risalire, i Tori sperino che la trendline discendente mostrata in basso, e passante poco sopra i 16 punti, tenga; altrimenti le ripercussioni per il mercato sottostante si farebbero ben più serie.