La trendline che anticipa il prossimo passo dello S&P500

- 01/09/2015
Come vado argomentando da alcune settimane, l'hedging connesso alle posizioni di imminente scadenza può esasperare i movimenti verso il basso, inducendo il mercato a frantumare i supporti. Quando ciò accade, l'incapacità di reagire suggerisce la probabilità di ulteriori declini nelle settimane e mesi successivi. Il crollo di 1000 punti di lunedì scorso da parte del Dow Jones non è proprio ciò che avevo in mente, ma è nel giusto quell'analista che ha rilevato come le vendite tecniche in un mercato altrimenti illiquido hanno proposto una riedizione del flash crash del 2010. Che sia vero o no, resta il fatto che alla fine della settimana il mercato ha rimbalzato, con lo S&P finito addirittura in territorio positivo.
Il punto è che bisogna ponderare le rotture che si manifestano soprattutto a causa di sistemazioni tecniche collegate alle coperture: questi affondi sono talvolta violenti e spesso minacciosi, ma raramente hanno un seguito. Ciononostante, alimentano il panico fra gli investitori, corsi di recente a disinvestire dal mercato, subito prima del rimbalzo.
Detto questo, non bisogna essere imprudenti: l'affondo può essere dovuto anche all'abbattimento di un supporto, o al deterioramento del mercato che ne accresce la vulnerabilità. Per cui diventa raccomandabile coprire il portafoglio usando opzioni put sull'indice o sugli ETF azionari, onde proteggersi dalla maggiore volatilità o dagli accresciuti rischi che emergeranno nelle prossime due settimane; che siano fondamentali o di natura squisitamente tecnica. Oltretutto le opzioni risultano ragionevolmente prezzate, se si considera che il VIX è attualmente allineato alla volatilità storica a 20 giorni, e si colloca alla metà rispetto al picco della scorsa settimana a 53 punti.
Alcuni potrebbe sentirsi incoraggiati a sfruttare questo ripiegamento per investire in borsa nuovo denaro. Ma sembra più opportuno adottare una certa cautela, in attesa che gli indici principali spazzino via le resistenze (1990-2000 punti per lo S&P500), o che il VIX torni sotto i 23.90 punti: il doppio del minimo di quest'anno.
Sarà importante che lo S&P si spinga immediatamente oltre la soglia citata, dove passa la media mobile a 20 mesi. A parte gli episodi del 2000 e del 2008, chiusure sotto questa soglia si manifestarono a maggio 1977, a settembre 1981, ad ottobre 1987 e ad agosto 1990, e in tutti i casi o si manifestarono due-tre mesi di ulteriori ribassi, o partì un severo bear market. Non sono mancate storicamente le eccezioni: ad ottobre 1978 e a settembre 2011 chiusure sotto questa trendline si manifestarono poco prima di un minimo. Resta il fatto che una chiusura mensile sotto la media a 20 mesi accresce le probabilità di debolezza da parte del mercato.
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com