Wall Street
La volatilità è destinata a rimanere ancora bassa?

Al pari del mercato azionario, che ha fatto registrare fiammate nell'intraday in una o nell'altra direzione, senza alla fine produrre movimenti netti; anche le aspettative sui tassi di interesse vanno e vengono. La seria prima di Jackson Hole, la cittadina del Wyoming dove si riuniscono annualmente i banchieri centrali mondiali, la probabilità di aumento dei tassi Fed era prezzata al 21%. Dopo il discorso della signora Yellen, questa possibilità è calata al 18%, per schizzare al 35-40% dopo le dichiarazioni del vice Fischer. Il mercato azionario ha reagito di conseguenza, ridimensionandosi.
La scorsa settimana, tuttavia, la probabilità di un aumento dei tassi a settembre è di nuovo calata, dopo il deludente dato sul settore manifatturiero fornito dall'Institute for Supply Management (ISM), e venerdì mattina le probabilità erano di nuovo scese al 18%, per risalire in serata al 21%: nessuna variazione, rispetto a Jackson Hole...
Il punto è che l'incertezza della Fed incide sul mercato, anche se Jackson Hole e una settimana ricca di dati avrebbero potuto spingere verso l'alto il mercato, ancora ingabbiato in questo trading range. La speranza è che il vertice del G20 possa ora agire da catalizzatore.
La domanda che tutti si pongono è: quanto potrà mai durare questo contesto di bassissima volatilità? il collega Rocky White qualche settimana fa si è soffermato sugli effetti per lo S&P di una permanenza da parte della volatilità storica al di sotto della doppia cifra per 15 sedute consecutive. Il fenomeno si è manifestato altre 107 volte nella storia, e in quasi la metà dei casi (44.9%) la bassa volatilità ci ha fatto compagnia ancora per un mese; nel 28% dei casi per ulteriori due mesi. Nel complesso, però, si rileva una certa probabilità alla rottura verso l'alto, il che conferma l'antico adagio di non shortare mai un mercato sonnacchioso.

D'altro canto il CBOE Volatility Index (VIX), con la sua incapacità di chiudere oltre i 14.07 punti (la metà del massimo annuale), continua a suggerire la probabilità che la volatilità resti bassa, nel futuro immediato. Soltanto una chiusura giornaliera (meglio, settimanale) oltre questa soglia, indurrebbe a comprare volatilità, non foss'altro che per finalità di copertura di portafoglio.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...