La volatilità in declino spiana la strada al mercato azionario

- 23/03/2021
Nonostante l'atteggiamento dovish manifestato da Powell in occasione del FOMC di mercoledì scorso, i mercati azionari si sono concessi una pausa nei giorni successivi. La Fed non prevede di aumentare i tassi ufficiali prima dei prossimi due anni, anche a fronte di una inflazione data tanto imminente quanto di prevedibile breve durata. Il mercato obbligazionario, al solito, ha sospinto i rendimenti verso l'alto, con lo yield del T-Note decennale salito all'1.75%.
Non è un caso che il massimo dello SPY, l'ETF sullo S&P500, sia stato registrato a 397.26 dollari, in prossimità di una base dove si registra una massiccia concentrazione di posizioni aperte in opzioni call. La scadenza senza valore delle quali ha indotto i marker maker a vendere il future, precedentemente acquistato a scopo di copertura.
Il VIX nel frattempo è finalmente sceso ai livelli più contenuti degli ultimi dodici mesi. Non di rado la volatilità è risalita dopo la scadenza dei contratti a termine; questo si è manifestato in particolar modo quando l'Open Interest sulle call è risultato elevato, come spesso e volentieri è occorso negli anni passati. Al contrario, come suggerisce la figura qui in basso relativa al VIX future scadente nei prossimi tre mesi, a partire da fine febbraio le posizioni aperte in put hanno sopravanzato quelle in essere sulle call. Si tratta di una configurazione piuttosto rara, che storicamente ha preceduto ulteriori declini del VIX: destinato a scivolare ben sotto i 19-20 punti nelle settimane se non mesi a venire.
Lo S&P500 nel frattempo continua a muoversi all'interno del canale in essere da metà novembre. Il confine superiore di questo ordinato percorso di crescita passa fra 4045 e 4065 punti: un obiettivo plausibile, se si ritiene fondata l'ipotesi di un ulteriore calo della volatilità. Non a caso, dopo una violenta fiammata, il put/call ratio azionario ha svoltato nuovamente verso il basso, confermando la prospettiva di un miglioramento delle quotazioni azionarie nelle settimane a venire.