La volatilità invia segnali di risveglio

Con le scadenze tecniche di luglio ormai alle spalle, affrontiamo adesso alcune settimane probabilmente impegnative per il mercato. La volatilità è in ripresa già da tempo, e la tendenza appare destinata a perpetuarsi: il che conferma l'opportunità di coprire il portafoglio, raccomandata di recente.
Il VIX ha navigato sotto la media storica per buona part degli ultimi mesi. I contratti a termine scadenti fra tre e sei mesi quotano a sconto rispetto alle rispettive medie di lungo periodo. Il cash a sua volta sembra aver trovato supporto in prossimità dei 15 punti, che era la lettura in essere prima del crollo collegato al deflagrare del CoViD19. Siamo in presenza di una combinazione che può favorire il ripiegamento delle quotazioni di mercato.

La stagionalità del VIX conferma, con un minimo negli ultimi 10-20 anni conseguito tipicamente alla fine della seconda decade di luglio. Lo S&P di conseguenza finisce per sperimentare un declino fino alla terza decade di agosto. Questo fenomeno si manifesta presumibilmente perché i volumi e la liquidità si assottigliano, con non pochi operatori che si concedono le meritate vacanze.
C'è un altro dato da commentare. Il VIX Volatility (VVIX) misura appunto la volatilità dell'indice di volatilità. Di recente ha evidenziato una inclinazione positiva con anticipo rispetto allo stesso VIX, e con una maggiore pendenza a partire dall'inizio del mese. Questo segnala che il premio è prezzato con maggiore determinazione da parte dei market maker, e questo spesso accade quando la domanda aumenta a fronte di operatori di mercato che anticipano una maggiore volatilità, agendo per assicurare la copertura ai loro portafogli.

Due esempi simili sono stati spetimentati a febbraio 2020 ed a gennaio 2018. Non si tratta dell'indicatore in assoluto più affidabile a disposizione, ma assieme a tutte le altre precedenti considerazioni conferma l'emergere di una tendenza crescente di volatilità.