Wall Street
Le implicazioni per Wall Street di una curva invertita

Sulla scia della testimonianza resa dal governatore Powell al Congresso - la Federal Reserve ha concesso la possibilità di un taglio dei tassi alla fine del mese - lo S&P500 si è spinto finalmente oltre la soglia dei 3000 punti. Cosa ci possiamo aspettare adesso? la storia del superamento delle soglie millenarie non è evidentemente sterminata, anche se nelle due circostanze precedenti l'indice sperimentò un rialzo ulteriore a doppia cifra percentuale o quasi, nei cinque mesi successivi all'incirca.
Nel frattempo continua la discussione circa l'inclinazione della curva dei rendimenti, con lo yield a tre mesi che si mantiene sopra il rendimento decennale. L'inversione è in essere da sei settimane: qualcosa che non si vedeva dal 2006. Ciò diede modo agli investitori di valutare le implicazioni non solo per l'economia, ma anche per lo stesso mercato azionario.
Stando a quanto riporta la tabella, nei tre precedenti di curva invertita per almeno sei settimane, lo S&P è salito a doppia cifra percentuale nei sei mesi successivi. Dal 1979 si contano in tutto 5 casi, e in due occasioni il mercato ha perso terreno.

Molti leggono questo confronto in termini di rallentamento imminente del ciclo economico. Ma questa prospettiva è già stata incorporata nel galleggiamento delle quotazioni a cui abbiamo assistito nel quasi anno e mezzo trascorso dal minimo di gennaio 2018; per cui l'Equity è meno vulnerabile qualora un rallentamento macro effettivamente si dovesse concretizzare. Ma se questo scenario non dovesse manifestarsi, la reazione del mercato sarebbe repentina: con gli utili per azione che a quel punto supererebbero nettamente le aspettative degli analisti.
In questo contesto è chiaro che la Federal Reserve costituisce la variabile indipendente fra i vari fattori: siano essi le guerre commerciali, il rallentamento nel resto del mondo, o altro. La curva dei rendimenti, con la sua pendenza negativa, ha soffocato l'ottimismo: con gli strategist che nutrono ben poche aspettative bullish per il secondo trimestre. Morgan Stanley per esempio ha proposto di recente un downgrade ad "underweight".
Nell'immediato, non ci sarebbe da sorprendersi se quota 3000 punti agisse da resistenza: qui il rialzo del 2019 raggiunge la soglia del 20%. Una barriera naturale.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...