Wall Street
Le incertezze che incombono sul mercato

Dopo una settimana di scadenze tecniche scialba, lo SPY è rimasto ingabbiato in un trading range compreso fra 212 e 217 dollari, con la successiva resistenza situata a 219.50 dollari, massimo di questa estate nonché livello dove si registrerebbe un progresso del 20% dal minimo dello scorso febbraio, e del 10% dal minimo di fine giugno. La resistenza dunque poco sotto i 2200 punti di indice S&P500 è di formidabile rilevanza, ma anche i supporti non scherzano: a parte quota 212 dollari, derivante dal mercato delle opzioni, si noti qui in basso l'efficacia della poco nota media mobile a 125 giorni, pari a circa sei mesi: innumerevoli pullback sono stati contenuti da questo argine. Qualora il test in atto di questo supporto fosse seguito dalla rottura dei massimi di agosto-settembre, il mercato accantonerebbe la fase laterale per abbracciare una fase direzionale.

Se invece il supporto dovesse cedere, i Tori dovrebbero confidare nella tenuta dei 210 dollari: una cifra tonda dove peraltro stazionando oltre 50.000 posizioni in opzioni put settimanali sull'indice scadenza 11 novembre: subito dopo le elezioni presidenziali.
Bisognerà procedere con cautela. I gestori hanno aumentato la quota di portafoglio parcheggiata in liquidità, lo scoperto sulle azioni dello S&P500 è cresciuto e lo SPY ha fatto registrare un considerevole deflusso di fondi. La stagione degli utili è sempre irta di ostacoli e potenziali minacce. Resta intesa che la cautela attuale costituisce denaro potenziale, in grado di sospingere verso l'alto le quotazioni, qualora le incertezze che incombono sul mercato, si diradino a breve scadenza.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...