Le medie mobili contengono i ripiegamenti

- 23/11/2015
La settimana scorsa abbiamo commentato due rischi per l'impostazione bullish: entrambi basati sull'esame del mercato delle opzioni. Il primo faceva riferimento alla riluttanza da parte delle mani forti ad acquistare opzioni put sugli indici, a copertura del portafoglio, malgrado lo S&P sia non distante dai massimi dell'anno. Come si concludeva la passata ottava, «mentre la corrente direzione di questo indicatore è una minaccia per i Tori, la buona notizia è che è tornato su livelli dai quali ha svoltato storicamente verso l'alto». L'assunto è che c'è molto denaro che potrebbe ri-entrare in borsa: questa ovviamente non è una garanzia, casomai un elemento a supporto dovesse concretizzarsi una rottura rialzista.
Dal punto di vista tecnico si nota come il mercato sta cercando di prendere il largo dai supporti; segnatamente, le medie a 40 e a 80 giorni. Laddove la prima (in rosso nel grafico in basso) ha agito da resistenza a metà settembre quando puntava verso il basso, ha agito da sostegno la passata settimana, quando puntava verso l'alto. Per i seguaci di Fibonacci, quest'are coincide con un ritracciamento del 38.2% del rialzo dal minimo di fine settembre al massimo di inizio novembre.
Il rischio nell'immediato è rappresentato dai massimi estivi. In effetti quota 2100 punti ha evidentemente respinto il mercato. Anche perché in prossimità della base 210 dell'ETF "SPY" si scorge una notevole concentrazione di posizioni aperte in opzioni call.
La buona notizia, in ottica bullish, è una configurazione che abbiamo visto di volta in volta prima di un breakout: un pullback contenuto da una media mobile di medio periodo, come mostrato. Ciò rende in prospettiva la resistenza vulnerabile ad un abbattimento.
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com