Wall Street
Le resistenze sono superate senza esitazioni

Anche la settimana passata è stata portata a casa con successo dai rialzisti, con gli indici che superano una resistenza dopo l’altra. La seduta di venerdì è stata eccezionale, con un rapporto sull’occupazione che ha mostrato una inattesa crescita dei posti di lavoro a maggio, a fronte di aspettative di tutt’altro tenore.
Permane la sensazione di acquisti superiori al solito da parte di chi tipicamente ricorre in seguito alle coperture. Questo potenziale è stato rilasciato la passata settimana, lasciando sgomenti non pochi osservatori. Le attese di volatilità, misurate dal VIX, sono scese finalmente sotto i 27.58 punti: il doppio della chiusura dello scorso anno.
Il comportamento del mercato di venerdì, a fronte del dato sull’occupazione, mi fa tornare alla mente le implicazioni potenzialmente contrarian dei titoli apparsi sul Financial Times e su Bloomberg all’inizio della scorsa settimana. La domanda che sorge spontanea è se il mercato è davvero scollegato dai fondamentali, o se sono gli investitori scarichi di azioni. I nuovi posti di lavoro accrescono le probabilità di una ripresa economica “a V”, anche se i gestori stanno riducendo l’esposizione alla luce di timori di una seconda ondata di contagi e fra dubbi circa la possibilità che le famiglie tornino a spendere; per non parlare delle proteste che stanno infiammando di Stati Uniti e degli scontri fra USA e Cina.
Si tratta di dubbi in tutti i casi legittimi, ma il fatto è che lo S&P scavalca resistenza su resistenza, a fronte di gestori pesantemente investiti in liquidità e in attesa di una correzione che non arriva mai. Forse parte di questa liquidità è stata impiegata la settimana scorsa.

Certo non tutti gli indicatori segnalano via libera per il mercato, con ulteriori resistenze che si approssimano. Ad esempio incombe la chiusura dello scorso anno a 3231 punti, preceduta ovviamente dalla cifra tonda a quota 3200. Nel frattempo, per la prima volta da gennaio, l’RSI a 14 giorni è entrato in iper comprato; l’episodio precedente avendo favorito soltanto un moderato di tracciamento.

Inoltre, nelle ultime due settimane, i compratori di azioni sono diventati sempre più entusiasti il che fa risuonare un campanello di allarme. Il numero di opzioni call acquistate rispetto alle put si colloca agli stessi livelli di fine febbraio - inizio marzo: quando Wall Street stava formando il top. Il rapporto continua a calare con il mercato sui massimi plurimensili. Se il put/call ratio dovesse svoltare verso l’alto, a fronte di uno S&P incapace di scrollarsi di dosso le cattive notizie, come fa adesso; bisognerebbe aspettarsi una pressione degna di nota.

Degno di nota il comportamento dei compratori di opzioni sul VIX, usualmente lo smart money. Essi stanno comprando call ad un ritmo allarmante rispetto alle put, come abbiamo visto all’inizio dell’anno. Questo in una certa misura mitiga i timori conseguenti al livello raggiunto dal put/call ratio azionario.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...