Le ricoperture alimentano il rialzo

- 21/10/2013
Con la possibilità che il governo americano dichiari insolvenza sul proprio debito rimandata nel futuro, e l'incertezze legate allo stato delle finanze pubbliche americane messe almeno temporaneamente alle spalle, i principali indici azionari USA hanno realizzato nuovi massimi storici, grazie ad una combinazione di ricoperture di posizioni short e di ingresso di investitori potenziali lungamente rimasti alla finestra.
Come si può notare, lo scoperto sulle azioni dello S&P è cresciuto nelle ultime settimane a livelli che non si sperimentavano dai tempi del fiscal cliff dello scorso dicembre. Inoltre, il rapporto fra acquisti di put e acquisti di call sugli ETF azionari continua a puntare verso il basso: un elemento che suggerisce che gli operatori di mercato che usano gli ETF come copertura restano sottopesati sul mercato azionario. È stata una costante di tutto il 2013, comprovata dalla drammatica sottoperformance quest'anno dei fondi hedge rispetto allo S&P.
Difatti, un incremento delle opzioni put sul VIX rispetto alle call, sin dall'inizio del mese, ha suggerito un incremento dell'attività short da parte degli operatori che ricorrono a copertura, dal momento che una caduta del VIX a fronte di un mercato fortemente rialzista dovrebbe mitigare le perdite a cui vanno incontro queste posizioni fresche al ribasso. L'ultima volta che gli acquisti di put sul VIX sono cresciuti rispetto agli acquisti di call, a giigno, si sperimentava una crescita sensibile dello scoperto; ma lo smantellamento di queste posizioni contribuì ad un impressionante rally del mercato fino ai primi di agosto.
Probabilmente nel momento in cui scriviamo le posizioni corte sono già in corso di smantellamento; ma lo sapremo con il rapporto periodico che sarà pubblicato a novembre. Nel frattempo qualche indizio potrà essere offerto dal mercato delle opzioni. Ad esempio, se gli acquisti di put sul VIX rispetto alle call si dovesse ridimensionare, ciò suggerirebbe che quantomeno l'attività di vendita short si è ridotto dopo l'ispessimento di settembre/ottobre.
Con lo S&P salito di quasi il 6% dal minimo del 9 ottobre, questo rally può avere ancora qualche margine di crescita, specialmente ora che ci muoviamo in una finestra stagionale favorevole.