Wall Street
Le small cap americane sono il vero Trump trade!

La buona notizia per i Tori è che le cifre tonde a cui abbiamo fatto riferimento una settimana fa, sono state ovunque scavalcate, e ciò ha condotto a nuovi massimi storici su Dow Jones e S&P500, fra gli altri. Il primo in particolare si è spinto oltre i 19.000 punti, e questo suggerisce cautela; perché da quando l'indice è salito oltre i 10.000 punti, nel 1999, il superamento delle migliaia è sempre stato accompagnato da uno stallo temporaneo nella crescita. Ma la pausa è durata sempre poco, con il mercato che si è successivamente migliorato per almeno tre mesi. La tabella in basso mostra i ritorni per il Dow Jones dopo queste circostanze, a confronto con il ritorno medio sperimentato dal 1999 in poi.

Dalle elezioni in poi, le small cap si sono comportate particolarmente bene. Per la prima volta è stata scavalcata quota 1300 punti: una soglia che conteneva l'indice da giugno 2015. In tre settimane, l'indice è schizzato del 16%, ed è ora in ipercomprato. Magari andasse a finire come lo scorso luglio, quando una analoga condizione da parte dell'RSI a 14 giorni produsse un movimento laterale, culminato presto con l'interessamento della media mobile a 20 giorni, da cui ripartì il rialzo. L'attenzione si concentra ora su quota 1370 punti, dove il minimo del 2009 si moltiplicherebbe per quattro.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...