Le statistiche che accompagnano un basso put/call ratio

- 30/06/2021
Sul finire dello scorso anno, il put/call ratio azionario, basato esclusivamente sull'apertura di posizioni lunghe; raggiungeva un minimo decennale, riflesso di una vera e propria corsa all'acquisto di opzioni call. Poiché questo indice non contempla l'hedging, il livello infimo raggiunto sei mesi fa indicava senza ombra di dubbio un eccesso di ottimismo. Il track record storico lo comprovava.
Ovviamente, nella circostanza questo indicatore ha fallito clamorosamente, mantenendosi su livelli depressi. La seconda figura mostra come gli acquisti di opzioni call si siano ridimensionati dall'inizio dell'anno, pur mantenendosi su livelli in assoluto elevati, quando confrontati dai volumi delle put.
Sono ritornati sui dati storici, che partono dal 2015, individuando tutte le circostanze in cui il PCR si è collocato nel 15esimo percentile inferiore, nonché nel 15esimo percentile superiore; calcolando per entrambi gli scaglioni le performance dello S&P dopo uno e tre mesi.
Lo scaglione superiore, con letture maggiori di 0.64 volte, ha condotto ad un saldo del +7.2% tre mesi dopo, con l'88% di risultati favorevoli. Lo scaglione inferiore (PCR minore di 0.445) ha prodotto una performance media del 3%, con ritorni favorevoli nel 74% dei casi. Qui siamo non lontani dall'andamento medio storico.