Wall Street
Lo S&P farà fatica a superare i 2650 punti

È tempo di rispolverare una strategia che abbiamo già incontrato altre volte nel passato: il comportamento dello S&P500 nelle settimane successive ad una riunione del FOMC in cui sono aumentati i tassi di interesse; rispetto alle circostanze risoltesi in un nulla di fatto. Il pattern è emerso con forza a partire dal meeting di dicembre 2015. In parole semplici, nei quattro casi in cui la banca centrale americana ha aumentato i tassi, anche se ciò era ampiamente atteso, la borsa ha deluso nelle settimane successive; di converso, i 12 casi in cui la Fed non ha modificato il costo ufficiale del denaro, il mese successivo ha arriso agli investitori. Inoltre, i livelli di chiusura dello S&P in occasione delle due sedute della riunione del FOMC hanno assunto una certa rilevanza dal punto di vista tecnico nelle settimane successive.
Alla luce della tabella in basso, se la Fed aumentasse i tassi, sia il ritorno atteso, sia la probabilità di guadagno nel mese successivo, sfigurano in confronto all'ipotesi contraria.

Il problema è che il mercato è orientato verso un aumento dei tassi, per il terzo mese di dicembre di fila. Secondo il sito del CME, nelle ore successive al rilascio dei dati sull'occupazione nel mese di novembre, la probabilità in tal senso ha superato il 90%.
Curiosamente, l'appuntamento di questa settimana coincide con la settimana di scadenza trimestrale delle opzioni; che lo S&P affronta quotando circa 2650 punti: una soglia cruciale, come tutte le cifre "mezze centinaia". Nulla di più probabile che lo S&P esiti ad avere ragione di questa soglia.
Quota 2650 punti di S&P coincide con la base 265 sullo SPDR S&P 500 ETF Trust (SPY), dove si trova la concentrazione più alta di opzioni call. Un ulteriore motivo per aspettarsi resistenza attorno a questi livelli.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...