Lo S&P500 alle prese con un livello chiave

- 26/05/2020
Abbiamo archiviato una settimana speculare rispetto alla precedente ottava. Gli investitori hanno salutato con favore gli sviluppi nella ricerca di un vaccino o rimedio contro il coronavirus. Nel frattempo il governatore Powell ha dissuaso dallo scommettere contro l'economia americana, aggiungendo che la Fed dispone ancora di copiose munizioni per supportare l'economia.
Tutto questo ha contribuito a spingere il mercato a ridosso del canonico ritracciamento del 61.8% della precedente discesa, con lo S&P situato a meno del 10% dalla chiusura del 2019.
Ci sono un paio di indicatori che segnalano nel breve periodo una certa vulnerabilità. Anzitutto il VIX è sceso in concomitanza con il rialzo del mercato azionario. L'indice di volatilità si colloca adesso a 27.56 punti: il doppio del minimo del 2019, e su livelli da dove due settimane fa è rimbalzato. Se lo S&P si spingesse oltre i 3000 punti, verosimilmente il VIX scivolerebbe fino a 24 punti, il doppio del minimo di quest'anno e altro potenziale supporto.
Inoltre, i piccoli investitori stanno diventando progressivamente ottimisti, con la media a 10 giorni del put/call ratio azionario in caduta libera, come mostra la figura in basso. Due mesi dopo il minimo di marzo, il pessimismo estremo di allora è stato completamente ribaltato, con un ottimismo visto soltanto sui massimi di mercato.