Wall Street
Nasdaq 100 da bollino giallo

Il Bullish Percent, rammento, non indica la direzionalità del mercato, ma rende attento l’investitore sul grado di rischio associato con il livello del mercato. Il 24 dicembre 2018 i BP relativo all’indice Nasdaq 100 indicava che solamente il 16% dei titoli erano guidati dalla domanda (l’84% guidati dall’offerta). E’ stato sufficiente poco più di un mese per assistere ad un interessante capovolgimento: l’ultima lettura del BP indica che ben il 78% dei titoli è guidato, ora, dalla domanda. Il grafico (time frame settimanale) del Nasdaq 100 evidenzia alcuni aspetti, a mio avviso, interessanti:

Il rally iniziato dopo le festività natalizie è stato “anche, ma non solo” propiziato da una interessante divergenza tra l’azione dell’indice (ribassista) e l’azione dell’oscillatore (rialzista). Tale divergenza è indicata con le due frecce.

  1. L’indice si trova, ora, all’interno delle nuvole (tecnica di Ichimoku) che, di fatto, rappresentano una zona di neutralità e di possibile transizione.
  2. Il rally ha riportato l’indice a ridosso di una resistenza statica che passa in area 15 e, nel contempo, l’oscillatore si trova in una ovvia zona di ipercomprato .
  3. Il 92.23% dei titoli negozia sopra la rispettiva media mobile a 20 giorni, mentre il 91.26% sopra la media a 50%. Il 24 dicembre erano l’8.82% i titoli sopra la media a 200, l’ultimo dato rilevato riporta che sono, ora, il 57.28%.
  4. L’indice CNN Fear & Greed indica una situazione “Greed”, un mese addietro era di “Extreme Fear”. Altri “market risk indicators” suggeriscono cautela su questi livelli.

Il punto,  a mio avviso, il più importante: “Trade with a plan not with a hope”

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...