Wall Street
Non resta che confidare nel denaro dormiente

Il conseguimento di nuovi massimi assoluti da parte degli indici americani, questa volta non ha conosciuto seguito. La sollecitazione dei massimi del 2018 ha invece provocato un brusco ridimensionamento: colpa, secondo la stampa, dell'aumento delle pressioni dell'amministrazione Trump nei confronti della Cina, con l'incremento al 25% delle tariffe su 200 miliardi di importazioni da Pechino. L'andamento perlomeno infragiornaliero di mercato è risultato irrimediabilmente condizionato dal flusso di notizie provenienti dal fronte commerciale.
L'esame del mercato delle opzioni sullo SPY rivelava un consistente supporto a 283 dollari, equivalenti a 2830 punti di S&P500, prima del successivo argine situato a 280 dollari: è qui che si concentra la maggior parte delle posizioni aperte in opzioni put sull'ETF azionario.

Gli indicatori di sentiment segnalavano un consistente rischio di ripiegamento, con conseguente balzo di volatilità. Ancora una volta i fondi speculativi sono stati colti di sorpresa nel momento in cui massima è risultata la loro esposizione sul future sul VIX. A mercoledì scorso, 30 mila dei 180 mila contratti netti short in essere sono stati ricoperti. La sensazione è che con la prossima rilevazione l'andamento esplosivo della volatilità avrà indotto i trend follower ad ulteriori quanto dolorose ricoperture.

Un rischio in questo momento è che le posizioni corte sul mercato azionario, escano dal letargo. Lo short interest sulle 500 società dello S&P ha toccato il livello più contenuto da inizio 2017, secondo la figura proposta qui in basso. Questo non implica necessariamente di essere in presenza di un massimo definitivo, ma di sicuro il potenziale di crescita da ricoperture è mortificato. Tutt'al più si può confidare nel denaro uscito dal mercato nell'ultimo quarto trimestre dello scorso anno, e mai più rientrato in borsa.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...