Non siamo ancora arrivati alla capitolazione

- 27/04/2022
Aprile è uno dei mesi più benigni dell'anno. Ma negli infrequenti casi in cui perde terreno, le perdite di solito si aggirano nei dintorni del 5%. La storia si sta dunque ripetendo, mentre la stagione degli utili del primo trimestre è entrata ormai nel vivo.
A partire dal 1950, quando aprile si è chiuso con il segno "meno", il successivo mese di maggio è stato positivo in appena il 47.6% dei casi. I saldi sono risultati estremamente polarizzati: la media degli episodi negativi è uno sconfortante -3.4%. Questo rende concreta la possibilità di tornare a sollecitare i minimi di febbraio-marzo nei pressi dei 4150 punti di S&P500. Sotto, si scivolerebbe fino all'area compresa fra 3980 e 3860 punti.
Nel frattempo, il put/call ratio calcolato sulle società dello S&P500, in termini medi, continua a salire partendo da livelli già elevati. La circostanza in passato è stata registrata in occasione dei bear market. Quantomeno i margini verso il basso sono ancora consistenti: dovremmo scendere ancora, prima di raggiungere un minimo definitivo. Sarà meglio adottare le necessarie cautele, prima che sopraggiunga una qualche forma di capitolazione.
La differenza fra nuovi massimi e nuovi minimi rimane in downtrend, con la Advance-Decline Line del NYSE inclinata tuttora verso il basso. Il 37% delle società quotate sul NYSE si colloca sopra la propria media mobile a 200 giorni: un dato contenuto, ma non estremo: i minimi intervenendo tipicamente quando la partecipazione al bull market scivola sotto il 20%.