Perché la tendenza laterale potrebbe persistere

- 16/05/2016
Siamo giunti alla settimana di scadenza mensile delle opzioni, e non è cambiato molto rispetto alla passata settimana, con le basi più attive che catalizzano le negoziazioni giornaliere. Le basi put 204 e 205 sullo SPY continuano a contenere il mercato, ma anche la base 205 call risulta molto consistente, per cui non ci sorprenderemmo se il mercato rimanesse in trading range per le prossime sedute. La differenza rispetto ad una settimana fa è stata l'avvenuta chiusura al di sotto della media mobile a 50 giorni, ma per il momento ancora sopra la chiusura del 2015.
È possibile che il resto dell'anno si sviluppi come l'anno fa, con oscillazioni comprese pertanto fra 2040 e 2100 punti di indice.
Anche il sentiment fornisce messaggi equivoci. Da un lato, ci sono state massicce ricoperture nel mese di aprile, con lo short interest che rimane sopra i livelli del 2014. Ma resta da vedersi se i ribassisti si ricopriranno, ora che quota 2100 punti si allontana, e ora che l'incertezza elettorale si avvicina.
Di sicuro, il fatto che lo short interest rimane prossimo ai massimi pluriennali è una argomentazione favorevole ai Tori, assieme al fatto che i sondaggi evidenziano tuttora una prevalenza di ribassisti, anche con uno S&P a ridosso dei massimi storici. Ma, come già rilevato in precedenza, il rischio è nel breve periodo, con il VIX che quota nei pressi dei minimi a 52 settimane, e con gli speculatori sulla volatilità che hanno ammassato una posizione short non dissimile da quella di metà 2015. Il rischio è che questo gruppo si trovi ancora una volta posizionato subito prima di un movimento rilevante. Infatti, il cospicuo saldo net long di giugno 2015 precedette un raddoppio della volatilità fino ai primi di settembre. Ciò rende opportuno una esposizione bilanciata di portafoglio.
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com