Wall Street
Perché non acquistare coperture di portafoglio?

Una violenta tempesta che ha riguardato buona parte degli Stati Uniti, ci ricorda che dicembre è fra noi, anche se al termine della prima settimana di questo mese, gli indici hanno chiuso in ribasso, condizionati da dati macro migliori delle aspettative, che hanno anticipato il possibile tapering da parte della Fed. Una eventualità ormai scontata dagli operatori, che adesso auspicano dati macro robusti che confermino questa evenienza.
Gli indicatori di sentiment evidenziano un crescente ottimismo a tutti i livelli di mercato: dagli operatori in opzioni ai gestori attivi, dai fondi hedge agli analisti finanziari. Questo ottimismo però risulta temperato dal fatto che:
1) abbiamo assistito ad una crescita delle posizioni corte sulle azioni dello S&P, il che fa presupporre che un eventuale calo possa essere mitigato dalle ricoperture;
2) l'ottimismo è giustificato dal raggiungimento di nuovi massimi storici, il che rende poco plausibile l'ipotesi di sbarazzarsi delle azioni.

Il rialzo fino ad ora è stato sostenuto da una combinazione di acquisti non coperti e da piccoli investitori che a poco alla volta stanno tornando ad affacciarsi sul mercato. Questo momentum può perdurare più a lungo di quanto si possa immaginare. Senza contare che l'esame del mercato delle opzioni suggerisce che molti degli investitori coperti sono rimasti a guardare il rally partito a metà ottobre. Ciò potrebbe avere implicazioni bullish, dal momento che questo gruppo può fornire ulteriore propellente al mercato.

D'altro canto, occorre tenere presente che se gli operatori privi di copertura dovessero essere sorpresi da notizie negative inattese, sarebbero inclini a vendite da panico, generando correzioni più marcati di quelle a cui siamo abituati. Ecco perché, specie agli attuali livelli di volatilità, ha senso acquistare copertura; anche se la stagionalità e il contesto tecnico continuano ad essere favorevoli ai Tori.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...