Prepariamoci ad una fiammata di volatilità

- 27/01/2020
Lo S&P500 dunque si è arrestato in prossimità dei 3333 punti: un multiplo di cinque volte il minimo di marzo 2009 a 666 punti. Negli ultimi undici anni Wall Street ha sempre mostrato incertezza in prossimità di queste soglia (doppio, triplo e quadruplo del minimo). È utile notare che in precedenza la media mobile a 36 mesi ha successivamente agito da argine, favorendo le ripartenze del mercato.
Nel breve periodo, il mercato rimane collocato ben sopra la sua media a 30 giorni a 3247 punti: un supporto che ha contenuto il pullback di inizio dicembre.
Nel frattempo resta considerevole il posizionamento dei fondi hedge sul future sul VIX. La settimana scorsa ho alluso alla possibilità che la volatilità rimbalzasse dal supporto a 12 punti, anche alla luce degli acquisti di opzioni call rispetto alle put.
Il mercato si presenta vulnerabile non solo per le notizie di sanità pubblica che provengono dalla Cina, ma anche per la scadenza mensile delle opzioni sul VIX. Stando al grafico in basso, quando si manifestano le fiammate di volatilità, spesso segue un netto calo di open interest sulle call. Gli esempi di aprile, luglio e novembre scorsi stanno lì a testimoniarlo.
Sebbene il VIX sia rimbalzato venerdì, al contempo ha chiuso sotto livelli discussi già in precedenza. Salire sopra questa trendline inaugurerebbe una fase probabilmente non dissimile da quella sperimentata a luglio-agosto dello scorso anno, quando il VIX di fatto raddoppiò nel giro di poche settimane.