Provaci ancora, FANGMANT

- 17/03/2023
Il FANGMANT (Meta, Apple, Netflix, Alphabet, Microsoft, Amazon, Nvidia e Tesla) è un plotoncino di otto società, che riescono ad imporre il loro ritmo all'intero mercato azionario americano. Con una corrente capitalizzazione di 8.4 trilioni di dollari, queste azioni costituiscono da sole circa un quinto dell'intera capitalizzazione della borsa americana.
Eppure a gennaio hanno spiegato pressoché tutto il rialzo degli indici azionari USA. Allo stesso modo, da febbraio in avanti hanno zavorrato i listini USA, impedendo una necessaria conferma della vitalità di inizio 2023. Il motivo del ridimensionamento recente è squisitamente tecnico.
Il vivace rimbalzo di gennaio costituisce la seconda gamba di una laboriosa quanto finora sterile correzione del bear market del 2022. Si noti come in prossimità del recente massimo il rally correttivo abbia ritracciato poco meno del 38.2% (Fibonacci) del precedente ribasso; soprattutto, con le due gambette ascendenti che lì si sono equivalse in estensione.
Una contiguità fra livelli che ha definito una temibile resistenza. Difatti, le quotazioni del nostro FANGMANT Index, che rappresenta in termini egalitari le società citate, hanno avvertito il colpo, flettendo per alcune settimane. Fino a venerdì scorso.
Quando è iniziato un confortante sebbene non definitivo recupero. Ma il plotoncino Tech sembra manifestare l'intenzione di tornare ad aggredire la resistenza. Si comprende bene come lo scenario della borsa americana - ed, a ruota, dei listini azionari mondiali - beneficerebbe di un upgrade qualora un eventuale secondo tentativo di rottura, fosse coronato da successo.