Wall Street
Quando gli analisti non concordano con il mercato

Come è noto, i piccoli investitori sono in prevalenza ribassisti sul mercato, stando al sondaggio settimanale condotto dall'American Association of Individual Investors. Allo stesso tempo, gli analisti monitorati da Zacks sono sempre più bullish sulle società esaminate. La percentuale di raccomandazioni d'acquisto ("buy") è in crescita da due anni, e ora ha raggiunto il 65% del totale: ben più dei picchi sperimentati negli ultimi 15 anni.

Il grafico in basso confronta grandi società a small cap. La linea nera esprime il rapporto fra S&P500 ed iShares Russell 2000 (IWM). L'inclinazione crescente suggerisce che le large cap battono correntemente le piccole società. Eppure gli analisti mostrano una netta preferenza per le small cap: i buy sono, al 65% del totale, ai massimi di sempre. Per le società dello S&P500, la proporzione non va oltre il 60%, e nonostante la sovraperformance plateale recente, gli analisti le raccomandano meno di sei mesi fa.

Possiamo scomporre le società quotate in 45 settori. La tabella in basso rappresenta i settori verso i quali gli analisti nell'ultimo anno sono diventati più bullish. È interessante notare come i primi tre settori abbiano performato non bene. L'incremento di positività verso il settore energetico essendo comprensibile alla luce delle performance realizzate dall'Oil&Gas.

Quando analisti e mercato vanno in direzione opposta, mi aspetterei che i primi siano in errore. Quando alla fine sono costretti a capitolare, ciò alimenta la tendenza già in essere sul mercato. Infatti i tre settori che più sono scesi negli ultimi dodici mesi, hanno adesso ben più raccomandazioni di acquisto di un anno fa. La prima della lista è Spotify (SPOT), che ha perso più della metà del suo valore nell'ultimo anno, mentre i buy sono passati dal 44 al 72%. Questo maggiore ottimismo appare ingiustificato, il che contribuisce a definire una lista di società a rischio di (ulteriore) declino, qualora i rialzisti dovessero mollare la presa.

Vediamo ora i settori dove gli analisti sono più bearish, a fronte di quotazioni al contrario cresciute. Si tratta del settore Assicurazioni Vita, Water&Utilities, e l'industriale in generale. In media nell'ultimo anno la performance è stata superiore al 10%, eppure il pessimismo ha prevalso.

E queste sono le società salite a doppia cifra percentuale, con gli analisti più pessimisti rispetto a dodici mesi fa. Un ottimo punto di partenza per valutare l'inserimento in un portafoglio contrarian.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...