Wall Street
Resistenze in vista per l'ETF "XIV"

Wall Street ha superato ogni aspettativa, ignorando i commenti dei falchi della Fed e spazzando via la pur consistente resistenza a 223 dollari di SPY. I momentum trader hanno dettato la tendenza, godendo della spinta indotta da dati migliori delle attese sull'inflazione e sulle vendite al dettaglio. Lo S&P nel frattempo sale del 10% dal minimo pre-elettorale: chi legge da tempo questa colonna, sa bene l'importanza che assegno alle cifre tonde in termini di scostamento da minimi/massimi rilevanti. Per cui è probabile che il mercato faccia fatica a migliorarsi, nei giorni a venire. L'attenzione sarà puntata sul supporto offerto dalla media mobile a 30 giorni, passante per 2300 punti, e che da tempo contiene i ripiegamenti dell'indice americano.

Resta concreto il rischio di una improvvisa fiammata di volatilità, specie con le insidie che attendono la riforma fiscale. Il benchmark che seguiamo su questo fronte, il VelocityShares Daily Inverse VIX Short-Term ETN (XIV), riapre le contrattazioni questa settimana fra 65 e 70 dollari: un'area che può rivelarsi cruciale; fra l'altro, perché qui il rialzo è pari al 100% rispetto al minimo di novembre. Anche fra settembre e ottobre l'XIV toccò un massimo a 40 dollari: il doppio del minimo di giugno. Se qui si registrasse un minimo di volatilità, il mercato potrebbe davvero ripiegare; ma alla luce della massiccia posizione corta ammassata dai fondi hedge sul future sul VIX, non sarebbe sorprendente se la volatilità ignorasse questo richiamo.
Inoltre, sempre più analisti sono ormai concordi nell'accettare un contesto di bassa volatilità. Strano, perché di solito bassa volatilità "chiama" aspettative di volatilità in aumento. Se il consenso invece punta su una stabilizzazione su bassi livelli del VIX, nulla di più facile che la volatilità sprinti verso l'alto. Più di tre milioni di opzioni call sul VIX sono scadute la passata ottava.
La raccomandazione dunque è sempre la solita: vista la crescente incertezza alimentata dalla politica di Washington, è ragionevole considerare l'acquisto di opzioni call come rimpiazzo delle posizioni sul mercato azionario: in questo modo si riesce a partecipare al bull market, ma con un capitale impiegato di gran lunga inferiore.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...