S&P: il solito schema post-FOMC

- 26/06/2017
Il grafico che proponiamo oggi dovrebbe suonare familiare per i nostri lettori. Ad una settimana abbondante dall'ultima riunione del FOMC, che ha proceduto come atteso all'aumento dei tassi di interesse, lo S&P500 in effetti non si è spinto oltre la resistenza indicata a 2440 punti. Da quando a dicembre 2015 la Federal Reserve ha avviato il processo di normalizzazione dei tassi, l'indice ha sempre fatto fatica a migliorarsi, nelle settimane successive a questo evento.
Si è concretizzato dunque lo scenario di una evoluzione stagnante, con ribassi contenuti. Senza considerare che a 245 dollari di SPY, equivalenti a 2450 punti di S&P, si manifesta una barriera in virtù dell'elevata concentrazione di opzioni call su questa base.
Inoltre, a 245.88 dollari lo SPY si apprezzerebbe nel 20174 del 10%: un altro criterio efficace con cui scorgere le resistenze, che finisce con il combaciare con i livelli citati. Ad esempio, il ribasso ad inizio di questo mese sperimentato sul PowerShares QQQ Trust (QQQ) si è prodotto dopo che l'ETF è salito fino a quota 142 dollari: il 20% oltre la chiusura del 2016. Gli investitori dovrebbero essere pronti a contemplare la possibilità di una correzione nei mesi estivi. Dopotutto lo SPY sperimentò un ripiegamento del 10%, due settimane dopo l'aumento dei tassi di dicembre 2015. Resta da vedersi se il supporto a 240 dollari di SPY sarà abbattuto.
Mercoledì scorso sono scadute le opzioni giugno sul VIX. L'Open Interest è calato da 8.9 milioni di contratti a 5.8 milioni, per cui stiamo oggi riaprendo le contrattazioni con un volume di opzioni in circolazione piuttosto contenuto. Alcune di queste opzioni call possono essere uno strumento di copertura di portafoglio, per cui la scadenza delle opzioni acquisisce importanza quando siamo in presenza di una posizione corta considerevole fra i fondi hedge. È proprio questo il caso: e ciò genera il potenziale di vendite in preda al panico, se si dovesse manifestare un evento in grado di smuovere i nervi.
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com