Scongiurata una replica di inizio 2020?

- 08/02/2021
Alla fine, le azioni che hanno beneficiato dello short squeeze, sono tornate in tempi brevi sulla Terra: GameStop la scorsa settimana ha perso l'80%, BBBYU ha ceduto il 25%, KOSS il 69% mentre AMC si è dimezzata. Questa è una buona notizia, nella misura in cui i gestori hanno dovuto cessare di liquidare le posizioni lunghe per fronteggiare il margin call scattato sulle posizioni corte in sofferenza.
La mentalità dell'intervenire sui ripiegamenti è tornata a farsi largo: con lo S&P che ha raggiunto nuovi massimi storici dopo un pullback culminato con il test della media mobile a 50 giorni. I Tori hanno tirato un sospiro di sollievo quando hanno visto lo S&P risalire oltre la trendline che connette i minimi crescenti sperimentati da metà novembre in avanti. L'abbattimento di questo argine aveva provocato un certo rischio; rimosso con la prima seduta della scorsa ottava. Al contrario, se si connettessero i massimi crescenti visti da novembre in avanti, si scorgerebbe una resistenza potenziale a 3920 punti.
Osservando invece il VIX, non si potrebbe fare a meno di rilevare quanta differenza faccia una sola settimana. La passata ottava ho messo in guardia circa il comportamento dell'indice di volatilità, nei confronti della media mobile a 250 giorni: del tutto simile rispetto a quanto occorso un anno fa. Il pattern teoricamente è ancora in piedi, con il VIX salito sopra questa media due settimane fa, salvo tornarvi sotto la scorsa ottava. Questa volta, però, a differenza di inizio 2020 il contromovimento verso il basso è apparso ben più deciso, con il VIX sceso a livelli che non si scorgevano da agosto.
La buona notizia oltretutto è che ciò rende più conveniente una strategia di copertura di portafoglio.