Wall Street
Situazione ingessata fino ai primi di gennaio?

La discussione generale di mercato verte sul conseguimento di vistosi estremi da parte degli indicatori di sentiment, che rendono probabile un ripiegamento degli indici. Il raggiungimento di cifre tonde da parte di essi potrebbe costituire il pretesto per una pausa nel processo di crescita.
Fra i vari benchmark, il Russell 2000 probabilmente è il più interessante, e non solo perché flirta con quota 2.000 punti, ma anche per il momento di grazia attraversato dalle medie e piccole capitalizzazioni. Nel frattempo il Dow Jones si mantiene sopra i 30.000 punti, toccati per la prima volta sul finire di novembre. Anche lo S&P500 fatica a spingersi oltre i 3.700 punti toccati per la prima volta agli inizi del mese in corso. La situzione qui rimane fluida, almeno fino a quando reggerà il supporto spartiacque posizionato fra 3550 e 3580 punti. Argine intermedio a 3620-650 punti, casomai ci arrivasse: qui fra le altre cose passa una media mobile che in passato si è rivelata sufficientemente efficace.

I progressi nell'approvazione definitiva del nuovo pacchetto di stimoli fiscali, e l'annuncio di un accordo fra Unione Europea e Regno Unito, non sono bastati fino ad ora a spingere il mercato sopra le citate resistenze. Probabilmente una ulteriore spinta giungerà dall'eventuale annuncio, da parte di Moderna, circa l'efficacia del suo vaccino nei confronti della mutazione del virus del SARS-CoV2. Ma bisognerà per questo aspettare i primi giorni di gennaio.
Quando si accenderanno i riflettori sulla Georgia: chiamate ad esprimere un responso definitivo circa i due seggi senatoriali ancora in ballo. Gli investitori agiranno di conseguenza, e molto sarà scritto, in termini di prospettive per l'intero 2021, sulla base dell'andamento delle prime sedute del nuovo anno.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...