Wall Street
Smantellato il muro sullo S&P500 a 2400 punti

A giudicare dalla reazione del mercato alle decisioni del FOMC di mercoledì scorso, si direbbe che gli investitori abbiano tirato un sospiro di sollievo. La Fed ha aumentato i tassi ufficiali di ulteriori 25 punti base, dunque per la seconda volta in tre mesi, poggiandosi sul percepito miglioramento del mercato del lavoro e dell'inflazione. Dopo il rapporto sull'occupazione nel mese di febbraio, alcuni hanno avanzato l'ipotesi che la signora Yellen nel complesso aumenti il costo del denaro per quattro volte quest'anno, ma il Comitato ha ribadito la volontà di procedere per altre due volte, fino a dicembre.
Lo S&P ha continuato a vantare un'ottima cera, sebbene subito prima del FOMC abbia marginalmente chiuso sotto alla media mobile a 20 giorni. Ma come abbiamo rilevato una settimana fa, una successione prolungata di sedute oltre questa soglia, tipicamente è seguita da ulteriori progressi da due settimane a tre mesi dopo il segnale. L'ultimo precedente risale allo scorso 22 dicembre: inizialmente c'è stata un po' di fiacchezza, ma due mesi dopo Wall Street è salita del 4.5%.
Nel precedente commento ho rilevato che la base call 240 sullo SPY avrebbe potuto costituire una resistenza: è andata proprio in questo modo, con lo SPY che dopo la riunione del FOMC si è spinto fino a 239.44 dollari. L'ETF venerdì ha staccato il dividendo, il che spiega il vistoso ma artificioso gap down venutosi a creare.
La buona notizia per i Tori è che la base 240 call è scomparsa dopo la scadenza delle opzioni di marzo: oltre 160.000 opzioni sono scadute senza valore.

Per quanto riguarda il sentiment, la cautela che correntemente si percepisce, non ha nulla a che fare con il panico che ha serpeggiato prima delle elezioni presidenziali. Le azioni vendute allo scoperto sono cresciute ancora in occasione dell'ultima rilevazione bimensile, anche se lo S&P500 nel frattempo ha conseguito un nuovo massimo. Questa è un'altra buona notizia per i rialzisti, perché la resilenza del mercato potrebbe indurre le mani deboli a correre a ricoprirsi, alimentando il rialzo.
Oltretutto, la positività si va ridimensionando anche dal punto di vista del sondaggio condotto fra i gestori dalla National Association of Active Investment Managers (NAAIM). La media a 10 settimane dell'esposizione media ha svoltato verso il basso, come si apprende dalla figura.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...