Sta ripartendo il settore tecnologico?

- 27/09/2021
Se siete fra quelli che si affidano alle configurazioni storiche per scorgere la futura direzione del mercato, dovreste esaminare l'evoluzione da metà febbraio ai primi di marzo dello S&P500, per raggiungere una ferma conclusione.
L'andamento dello S&P di questo mese in effetti ricorda quell'esperienza, a partire dal tri-star doji ribassista che inaugurò la fase del consolidamento, per pervenire alla sollecitazione della media mobile a 80 giorni.
L'unica differenza, rispetto ad allora, è che lo S&P si colloca correntemente al di sotto del canale ascendente inaugurato a novembre dello scorso anno. Quella parete, coincide ora con quota 4475 punti, dove il mercato raddoppia rispetto ai livelli infimi di marzo 2020.
Se ci soffermassimo sui colossi della tecnologia, troveremmo conforto nel fatto che il Nasdaq100 ha rispettato il supporto offerto dalla media mobile a 80 giorni in area 15000 punti. A differenza dello S&P500, il Composite ha rispettato il canale: qui in essere da settembre 2020.
L'area cerchiata nel grafico identifica il primo tentativo di forzatura di quota 15000 punti. Quell'area è interessante non solo in quanto cifra tonda, ma perché picco di ottimismo stando al mercato delle opzioni. Oggi quella quota al contrario agisce da supporto, ma soprattutto il sentiment si è completamente rovesciato, stando alla media a 10 giorni del rapporto fra opzioni put ed opzioni call scambiate sulle 100 società dell'NDX.
Che differenza, quando a metà luglio il sentiment era su massimi pluriennali. Oggi, il pessimismo secondo la medesima metrica è su minimi plurimensili, ed agli stessi livelli di inizio marzo, quando il Nasdaq sollecitava la parete inferiore del suo canale.