Stavolta gli investitori si sono mossi con cautela

- 08/11/2016
Il comportamento del VIX nell'ultimo paio di settimane ricorda da vicino quanto occorso a giugno, quando iniziò a salire alla vigilia del referendum nel Regno Unito. Infatti giovedì scorso, per appena la quarta volta dal 2010, la rilevazione è risultata pari a più di tre volte rispetto alla volatilità storica dello S&P500. Dunque mentre il mercato non ha mostrato una volatilità accentuata, le aspettative post-elettorali sono schizzate.
Una differenza rilevante, tuttavia, è che prima della Brexit si faceva fatica a trovare compratori di opzioni call sul future sul VIX: difatti la media a 10 giorni del call/put ratio si attestava a minimi di lungo periodo, ed ha svoltato verso l'alto soltanto dopo la "sorpresa". Gli speculatori sul mercato delle opzioni furono colti di sorpresa.
Questa volta, invece, il call/put ratio è schizzato, alla luce della massiccia preferenza accordata dagli operatori alle opzioni call sul VIX. Il ricordo della Brexit era troppo vivido per essere trascurato.
Da notare altresì i massicci acquisti di opzioni put sullo SPY, rispetto alle call, con la media a 10 giorni del put/call ratio schizzata a 2.42 volte la scorsa settimana: è la lettura più consistente degli ultimi 15 mesi. A titolo di riferimento, questo rapporto si attestava ad "appena" 1.46 volte prima del referendum. Evidentemente le put sullo SPY possono essere utilizzate come copertura di portafoglio. Questa volta trader e investitori si sono mossi con molta maggiore cautela.
* Todd Salamone per Schaefferresearch.com