Wall Street
Supporto a 2700 punti di S&P, per il mercato delle opzioni

Una settimana fa mi sono soffermato sull'intensificazione dell'attività di hedging, connessa ai timori per le schermaglie commerciali fra Stati Uniti e Cina. L'acquisto di opzioni put sullo SPY ha generato l'ammassarsi di open interest in prossimità della base 245 dollari, equivalente a 2450 punti di S&P500. Durante i momenti di debolezza di mercato, un consistente open interest al di sotto dei livelli di mercato, finisce per produrre una sorta di effetto calamita, con i venditori di put che non si sentono sufficientemente coperti dalla vendita del future; sicché generano ulteriori vendite short man mano che la base si avvicina per contenere il danno. A questa pressione si è aggiunto il nuovo tweet di Trump, che ha minacciato il Messico di sanzioni qualora non fosse interrotto il flusso di immigrazione clandestina negli Stati Uniti da parte dello stato centroamericano.
Prima di allora, comunque, la base put dalla maggiore concentrazione di posizioni in essere, è la 270: grosso supporto si attesta dunque a 2700 punti di indice.

Le opzioni continuano ad essere un modo sensato per navigare in mezzo alle incertezze esogene e ai rischi endogeni al mercato.
Il VIX nel frattempo si è spinto oltre i 18.03 punti. Questo a causa dell'intervento di alcuni fondi speculativi che, stando a quanto riporta il Commitment of Traders report, sono tornati a shortare la volatilità, dopo aver ricoperto le posizioni al ribasso nelle settimane precedenti. Ciò rigenera il potenziale da smantellamento indotto degli short, il che aggiunge un ulteriore rischio al quadro: quello che il mercato azionario sia colpito da fiammate di volatilità indotte dagli acquisti a ricopertura da parte della speculazione professionale.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...