Supporto strutturale abbattuto. Anzi, no...

- 28/06/2022
L'andamento della scorsa settimana è stato molto incoraggiante per i rialzisti. Il rally dell'indice Nasdaq 100 e dell'indice S&P 500 ha cancellato le forti perdite della settimana di scadenze tecniche di giugno della settimana precedente.
Infatti, anche se prima della scadenza segnalai l'assenza di posizioni aperte sulla base 385 put in grado di destabilizzare il mercato qualora abbattute (dal momento che la maggior parte delle posizioni erano vendute), l'asta di giugno ha evidenziato come la maggior parte dei venditori di put è entrata in modalità panico, e questo ha disturbato non poco le quotazioni. Questo perché si è collocato dall'altra parte di solito si copre, il che implica andare lungo sul future man mano che le opzioni put OTM sono avvicinate nelle loro basi. Ma se quelli che hanno aperto la posizione vendendo le put decidono di chiudere, chi ha comprato il future come hedging a sua volta è spinto a vendere, esasperando il ribasso.
Il rimbalzo della passata settimana fa venire in mente gli episodi di marzo 2009, dicembre 2018 e marzo 2020: con un minimo "a V" occorso in concomitanza con le scadenze tecniche, quando le posizioni aperte in opzioni sono particolarmente pronunciate. Questo ha esacerbato la tendenza di breve periodo.
In tutti i casi inoltre sono risultate coinvolte le autorità: siano state esse monetarie (Federal Reserve) o fiscali (governo federale), con l'annuncio concomitante di poderosi stimoli all'economia.
Detto questo, la scadenza di giugno ha visto un aumento del Fed Funds rate da ben 75 punti base, seguito da una testimonianza al Senato del governatore Powell, secondo cui la politica monetaria restrittiva andrà avanti fino a quando non sarà piegata l'inflazione; anche a costo di provocare una recessione. Questo mette in seria discussione l'ipotesi di un minimo a V a differenza dei citati episodi precedenti. Il giudizio pertanto rimane sospeso.
Il Nasdaq 100 nel frattempo si è spinto di nuovo oltre gli 11800 punti, che sono il doppio del minimo del 2018. Inoltre, è risalito sopra la media mobile a 750 giorni a 11864 punti: praticamente tre anni. Questo argine, invero poco noto, ha agito ripetute volte da sostegno, come si desume dalla figura in alto. Questo incoraggia i rialzisti ad impiegare risorse a favore del rialzo.