Tre motivi per essere bullish sul mercato

- 12/11/2018
Le elezioni di medio periodo non hanno riservato grosse sorprese e, con l'incertezza venuta meno, il mercato ha visto la volatilità implicita implodere. Nel frattempo, una miscela di sentiment e fattori tecnici hanno sostenuto le quotazioni, favorendo il ritorno da parte dello S&P500 sopra i 2800 punti, prima del pullback di venerdì. Il VIX è sceso sotto i 18.66 punti - la metà del massimo di quest'anno - mentre il put/call ratio azionario ha svoltato verso il basso partendo da un livello oggettivamente considerevole. Ciò evidenzia come il pessimismo di ottobre sia in via di superamento, e questo costituisce un importante ingrediente per la ripartenza dopo il ribasso. Con ogni probabilità sussiste ancora un certo pessimismo, e ciò dovrebbe favorire Wall Street nelle settimane a venire.
Inoltre, ci sono tre fattori - già commentati a settembre - che dovrebbero favorire questo accenno di inversione di tendenza: la Federal Reserve, il riacquisto di azioni proprie e il sentiment. Giovedì scorso il Federal Open Market Committee (FOMC) ha votato il mantenimento dell'attuale livello di tassi di interesse ufficiali. La decisione aumenta le probabilità del mercato di continuare a salire, vista la performance storica da parte dello S&P dopo un FOMC che risolve in un nulla di fatto: decisamente migliore rispetto all'andamento successivo alle riunioni che producono un aumento del Fed Funds rate. Se la storia si ripeterà, stando a quanto occorso da dicembre 2015 in avanti, disponiamo di una probabilità del 75% di vedere Wall Street salire da qui ad un mese.
Il sentimente visto prima della riunione del braccio operativo della Fed è parimenti interessante, e perpetua uno schema visto già altre volte quest'anno: quando il mercato è vulnerabile alla debolezza che potrebbe emergere da una riunione del FOMC, i compratori di opzioni su azioni si rivelano particolarmente ottimisti sul mercato.