Tutti in attesa del FOMC di fine mese

- 23/07/2019
Lo S&P500 continua ad oscillare attorno alla soglia di apprezzamento del 20% rispetto allo scorso anno. Restiamo dell'idea che il mercato si stia preparando ad un movimento esplosivo; ma che occorra del tempo per creare la giusta configurazione. Prevedibilmente l'incertezza perdurerà fino al FOMC del 30-31 luglio, quando la Fed taglierà i tassi di interesse.
Questa perlomeno è l'aspettativa di mercato, con non pochi operatori che si aspettano un taglio da 50 punti base. La Fed ha precisato di essere dipendente dai dati macro di giorno in giorno pubblicati; e sebbene alcune statistiche non siano del tutto confortanti (come l'ISM Index e il Leading Economic Indicator) altri dati segnalano un miglioramento prospettico.
Ad esempio il LEI ha sperimentato un andamento analogo in occasione delle recessioni precedenti; ma non tutte queste circostanze si sono tradotte in un ribasso di mercato. L'aspetto spiacevole però è che il declino del LEI avviene in un contesto di curva dei rendimenti negativa, e questo accresce i rischi di recessione. Sarà decisivo il dato del PIL del secondo trimestre atteso per venerdì.
Un altro dato che impensierisce è costituito dalla persistente forza relativa del settore difensivo. Tecnologici e beni di consumo continuano a brillare, ma il difensivo nel complesso si difende parecchio bene per essere il mercato a ridosso dei massimi assoluti. Probabilmente beneficiando del contesto esogeno esasperato dall'incertezza geopolitica.
Anche il sentiment conferma il clima attendista: tutti attendono il responso della Fed. Inclusi gli investitori interpellati dalla American Association of Individual Investors (AAII). Presto il quadro apparirà ben più chiaro.