Wall Street
Tutti pazzi per le opzioni call azionarie

Una settimana breve per la festività del Ringraziamento, non ha impedito allo S&P500 di raggiungere un nuovo massimo storico. Questa volta è quota 2.600 punti a cedere, sotto i colpi degli acquisti. Secondo alcuni osservatori, l'attività di ricopertura ha giocato un ruolo rilevante. In effetti, l'esame del rapporto bimensile rivela il riacquisto di azioni vendute in precedenza allo scoperto, e in pesante deficit. Questo fenomeno promette di alimentare ulteriori acquisti, malgrado il livello contenuto di volatilità. Ecco perché ogni ripiegamento costituisce un'opportunità di ingresso a basso rischio.
Detto questo, un indicatore che ha catturato la nostra attenzione proviene dal mercato valutario: i compratori di opzioni su azioni hanno aperto posizioni lunghe sulle call, rispetto alle put, nella misura più consistente da inizio 2015. All'epoca lo S&P combatteva con quota 2.100 punti, e ci mise più di un anno per avere ragione di questa soglia; concedendosi un paio di rilevanti consolidamenti nel frattempo.

Ironia della sorte, il modo migliore per sfruttare questo aspetto è mediante l'acquisto di opzioni call. In altre parole, continuare a scommettere sull'ulteriore rialzo delle azioni di proprio gradimento, specie se si dovesse trovare una società con un elevato short interest. Questo avrebbe oltretutto il vantaggio di limitare il capitale impiegato.

* Todd Salamone per Schaefferresearch.com

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...