Wall Street
Un anno fa i compratori di call sul VIX ebbero ragione

Alla luce del dato sulle azioni vendute allo scoperto alla fine di dicembre, non posso fare a meno di ritenere che le ricoperture hanno giocato un ruolo chiave nel rialzo delle ultime settimane. Questo si è tradotto in una significativa sovraperformance delle small cap rispetto alle grandi capitalizzazioni.
Anche le compagnie dello S&P500 hanno goduto di analogo fenomeno, ma qui lo short interest permane su minimi pluriennali. Non sono da meno le società del Nasdaq rappresentate nel paniere dell'ETF QQQ.

Prima del week-end lungo, abbiamo assistito ad un movimento di consolidamento su tutti i fronti. Anche se la stagione degli utili trimestrali è incominciata alla grande per i colossi finanziari di Wall Street, nonostante il rilascio del piano fiscale da parte del presidente eletto Biden; i compratori sono apparsi perlopiù rinunciatari, con lo S&P che ha trovato sostegno in prossimità della media mobile a 20 giorni, per caso allineata alla chiusura del 2020 a 3756 punti.

Il VIX nel frattempo è rimbalzato, pur mantenendosi ben lontano dalla media mobile annuale. Un dato che emerge di recente, riguarda un consistente numero di opzioni call sulla volatilità rispetto alle put. I compratori furono profetici lo scorso anno, quando ammassarono posizioni lunghe poco prima del boom del VIX, con un rapporto di 4 per ogni put. Oggi, però, il rapporto, pur essendo risalito; si colloca appena a 1.35 volte.

Presidente della Schaeffer's Investment Research, Inc, e autore di "The Option Advisor", un best seller nel settore delle opzioni, di cui esiste dal 1981 una newsletter omonima. Continua...